Ritorneranno, compagna, quei pomeriggi cupi
Quando ci amavamo distese tra le ombre in autunno?
I miei occhi fissi nel tuo sguardo
Il tuo sguardo che sempre allontanava il mondo
Quei pomeriggi quando ci coricavamo nelle nubi.
Mano nella mano passeggiavamo per le strade
Tra i bambini che giocavano a handball
I venditori e i loro sapori di carne bruciacchiata?
La gente guardava le nostre mani
Ci cercavano gli occhi e si sorridevano
Complici, in questo affare, dell’aria mite.
In un caffè o altro ci sedevamo molto vicine.
Ci piaceva tutto: le cantine annerite
La musica di Silvio, il rumore dei treni
E fagioli. Compagna,
Ritorneranno quei pomeriggi cupi quando ci amavamo?
Ti ricordi quando ti dicevo, toccami!
Quando la carne illesa cercava la carne e i denti, la bocca
Nei labirinti della tua bocca
Quei pomeriggi, isole non scoperte
Quando camminavamo fino alla riva.
Le mie dita lente percorrevano le colline dei tuoi seni
Attraversavano la pianura della tua spalla
I tuoi gelsi mi riempivano la bocca
L’antro bagnato e grondante.
Il tuo cuore nella mia lingua finanche nei miei sogni.
Due pescatori che nuotavano nei mari
Cercando la perla.
Non ti ricordi come ci amavamo, compagna?
Ritorneranno quei pomeriggi quando vacillavamo
Passi lunghi, mani intrecciate sulla spiaggia?
I gabbiani e le brezze
Due lesbiche vaghe nell’isola della mutua melodia.
Le tue tenere mani e i pianeti che cadevano.
Quei pomeriggi tinteggiati di rosso
Quando ci consegnavamo alle onde
Quando ci buttavamo
Sull’erba del parco
Due corpi di donna sotto gli alberi
Che guardavano le barche che attraversavano il fiume
Le tue ciglia che spazzavano il mio viso
Sonnecchiando, odoravo la tua pelle di papavero.
Due straniere al bordo dell’abisso
Io cadevo stordita sul tuo corpo
Sulle lune piene dei tuoi seni
Quei pomeriggi quando il mondo si cullava con il mio respiro
Due donne che diventavano una sola ombra ballerina
Quei pomeriggi camminavamo fino a quando i lampioni
Si accendevano nei viali.
Ritorneranno
Compagna, quei pomeriggi quando ci amavamo?
Quando ci amavamo distese tra le ombre in autunno?
I miei occhi fissi nel tuo sguardo
Il tuo sguardo che sempre allontanava il mondo
Quei pomeriggi quando ci coricavamo nelle nubi.
Mano nella mano passeggiavamo per le strade
Tra i bambini che giocavano a handball
I venditori e i loro sapori di carne bruciacchiata?
La gente guardava le nostre mani
Ci cercavano gli occhi e si sorridevano
Complici, in questo affare, dell’aria mite.
In un caffè o altro ci sedevamo molto vicine.
Ci piaceva tutto: le cantine annerite
La musica di Silvio, il rumore dei treni
E fagioli. Compagna,
Ritorneranno quei pomeriggi cupi quando ci amavamo?
Ti ricordi quando ti dicevo, toccami!
Quando la carne illesa cercava la carne e i denti, la bocca
Nei labirinti della tua bocca
Quei pomeriggi, isole non scoperte
Quando camminavamo fino alla riva.
Le mie dita lente percorrevano le colline dei tuoi seni
Attraversavano la pianura della tua spalla
I tuoi gelsi mi riempivano la bocca
L’antro bagnato e grondante.
Il tuo cuore nella mia lingua finanche nei miei sogni.
Due pescatori che nuotavano nei mari
Cercando la perla.
Non ti ricordi come ci amavamo, compagna?
Ritorneranno quei pomeriggi quando vacillavamo
Passi lunghi, mani intrecciate sulla spiaggia?
I gabbiani e le brezze
Due lesbiche vaghe nell’isola della mutua melodia.
Le tue tenere mani e i pianeti che cadevano.
Quei pomeriggi tinteggiati di rosso
Quando ci consegnavamo alle onde
Quando ci buttavamo
Sull’erba del parco
Due corpi di donna sotto gli alberi
Che guardavano le barche che attraversavano il fiume
Le tue ciglia che spazzavano il mio viso
Sonnecchiando, odoravo la tua pelle di papavero.
Due straniere al bordo dell’abisso
Io cadevo stordita sul tuo corpo
Sulle lune piene dei tuoi seni
Quei pomeriggi quando il mondo si cullava con il mio respiro
Due donne che diventavano una sola ombra ballerina
Quei pomeriggi camminavamo fino a quando i lampioni
Si accendevano nei viali.
Ritorneranno
Compagna, quei pomeriggi quando ci amavamo?
Gloria Anzaldua (1942-2004)
Scrittrice femminista chicana tejana patlace (lesbica) di rio Grande Valley,Sud del Texas.
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