Feltrinelli, 1986
In questo romanzo, protagonista e narratrice in prima persona è Janna (piccola variante di “Jane”, lo pseudonimo scelto dall’autrice). Janna, donna bella ed elegante di quarantanove anni, caporedattrice di una rivista a larga diffusione, ha alle spalle un solido successo professionale costruito con efficienza e levigata crudeltà, conquistato a prezzo di rinunce nella vita privata. Ha reagito alla perdita di due persone che amava, il marito e la madre, accentuando il proprio self-control e il piglio manageriale che costituiscono il suo fascino. Un giorno, in farmacia, Janna conosce una piccola e vecchia signora, Maudie Fowler. Comincia un’amicizia incredibilmente stretta, un legame quasi simbiotico. Janna prende a condividere ed amministrare le manie, le fissazioni, le incallite abitudini di Maudie, i suoi malanni senili, e viene a contatto con un mondo disordinato e per lei dolorosamente affascinante. Quando Maudie, dopo lunghi mesi di malattia, muore, Janna ha un moto di rivolta. Sa che in lei d’ora in poi vivranno due persone, e forse molto persone, germi inattuali di esistenze mai vissute. L’avventura verso imprevedibili terre sconosciute, trasposto nel grigio ambiente della metropoli.
Doris Lessing è nata in Iran nel 1919 e nel 1949 si è definitivamente trasferita in Inghilterra. Nel 2007 ha vinto il premio per la Letteratura.
"E ora l’autobus. A quest’ora la zona si è già svuotata della gente che lavora, e l’autobus è pieno di donne. La massoneria delle donne, che siedono a proprio agio, cariche di borse e ceste, e si godono la corsa, la bella giornata. L’autobus alle dieci del mattino è un altro mondo: niente a che vedere con le corse dell’ora di punta.
Queste donne che tengono insieme le cose, che favoriscono i nostri importanti appuntamenti coi grandi eventi con le loro multiformi attività, così umili che, interrogate alla fine della giornata su quello che hanno fatto, spesso rispondono, Oh, niente.
Stanno andando a un negozio tre fermate più in là, a comperare la lana per fare un golfino al nipotino, i bottoni per un vestito, una gonna, o una spoletta di filo bianco, che non deve mai mancare, in casa. Stanno andando al supermercato, o a pagare la bolletta dell’elettricità, o a incassare la pensione. C’è una donna che sta andando dal cartolaio a comperare biglietti d’auguri per il compleanno dello zio Bertie, sessantaquattro anni, un biglietto per ogni membro della famiglia, che lo invierà poi a proprio nome. C’è un pacco da mandare a Città del Capo, a una nipote emigrata, che ha chiesto un particolare tipo di maglia intima che non si trova in Sud Africa, sembra. C’è un pacco di biscotti fatti in casa da mandare nel Galles, a una cugina. Alcune donne stanno andando a Oxford Street, una gita settimanale, o mensile, considerata vacanza, riposo, e passeranno ore e ore a provarsi vestiti, tenendo gli occhi ben aperti alla ricerca di indumenti adatti a mamme, figlie, mariti, figli. Tornano a casa, dopo parecchie ore di duro lavoro nei negozi, con una sottoveste, due paia di calze di nylon, e una borsetta. Tutte cose che avrebbero potuto comprare in High Street, che però non è così divertente. Più tardi passeranno a trovare i parenti relegati in casa, e porteranno loro oggetti di ogni tipo, speciali, come dentifrici in polvere, o una certa marca di pasticche per la gola: andranno all’ospedale e resteranno per ore a far compagnia alla nonna; andranno da una figlia a bere una tazza di tè o a prendere il nipotino da portare al parco. Lavorano tutto il giorno, queste donne, e il buon carattere che è il risultato della loro competenza nel lavoro che svolgono straripa e si sparge dentro l’autobus, e si parla del tempo, ci si scambiano sorrisi – in altre parole ci si offre consolazione e incoraggiamento a vicenda – e si fanno commenti umoristici sulla vita in generale, osservando i piccoli avvenimenti del marciapiede."
In questo romanzo, protagonista e narratrice in prima persona è Janna (piccola variante di “Jane”, lo pseudonimo scelto dall’autrice). Janna, donna bella ed elegante di quarantanove anni, caporedattrice di una rivista a larga diffusione, ha alle spalle un solido successo professionale costruito con efficienza e levigata crudeltà, conquistato a prezzo di rinunce nella vita privata. Ha reagito alla perdita di due persone che amava, il marito e la madre, accentuando il proprio self-control e il piglio manageriale che costituiscono il suo fascino. Un giorno, in farmacia, Janna conosce una piccola e vecchia signora, Maudie Fowler. Comincia un’amicizia incredibilmente stretta, un legame quasi simbiotico. Janna prende a condividere ed amministrare le manie, le fissazioni, le incallite abitudini di Maudie, i suoi malanni senili, e viene a contatto con un mondo disordinato e per lei dolorosamente affascinante. Quando Maudie, dopo lunghi mesi di malattia, muore, Janna ha un moto di rivolta. Sa che in lei d’ora in poi vivranno due persone, e forse molto persone, germi inattuali di esistenze mai vissute. L’avventura verso imprevedibili terre sconosciute, trasposto nel grigio ambiente della metropoli.
Doris Lessing è nata in Iran nel 1919 e nel 1949 si è definitivamente trasferita in Inghilterra. Nel 2007 ha vinto il premio per la Letteratura.
"E ora l’autobus. A quest’ora la zona si è già svuotata della gente che lavora, e l’autobus è pieno di donne. La massoneria delle donne, che siedono a proprio agio, cariche di borse e ceste, e si godono la corsa, la bella giornata. L’autobus alle dieci del mattino è un altro mondo: niente a che vedere con le corse dell’ora di punta.
Queste donne che tengono insieme le cose, che favoriscono i nostri importanti appuntamenti coi grandi eventi con le loro multiformi attività, così umili che, interrogate alla fine della giornata su quello che hanno fatto, spesso rispondono, Oh, niente.
Stanno andando a un negozio tre fermate più in là, a comperare la lana per fare un golfino al nipotino, i bottoni per un vestito, una gonna, o una spoletta di filo bianco, che non deve mai mancare, in casa. Stanno andando al supermercato, o a pagare la bolletta dell’elettricità, o a incassare la pensione. C’è una donna che sta andando dal cartolaio a comperare biglietti d’auguri per il compleanno dello zio Bertie, sessantaquattro anni, un biglietto per ogni membro della famiglia, che lo invierà poi a proprio nome. C’è un pacco da mandare a Città del Capo, a una nipote emigrata, che ha chiesto un particolare tipo di maglia intima che non si trova in Sud Africa, sembra. C’è un pacco di biscotti fatti in casa da mandare nel Galles, a una cugina. Alcune donne stanno andando a Oxford Street, una gita settimanale, o mensile, considerata vacanza, riposo, e passeranno ore e ore a provarsi vestiti, tenendo gli occhi ben aperti alla ricerca di indumenti adatti a mamme, figlie, mariti, figli. Tornano a casa, dopo parecchie ore di duro lavoro nei negozi, con una sottoveste, due paia di calze di nylon, e una borsetta. Tutte cose che avrebbero potuto comprare in High Street, che però non è così divertente. Più tardi passeranno a trovare i parenti relegati in casa, e porteranno loro oggetti di ogni tipo, speciali, come dentifrici in polvere, o una certa marca di pasticche per la gola: andranno all’ospedale e resteranno per ore a far compagnia alla nonna; andranno da una figlia a bere una tazza di tè o a prendere il nipotino da portare al parco. Lavorano tutto il giorno, queste donne, e il buon carattere che è il risultato della loro competenza nel lavoro che svolgono straripa e si sparge dentro l’autobus, e si parla del tempo, ci si scambiano sorrisi – in altre parole ci si offre consolazione e incoraggiamento a vicenda – e si fanno commenti umoristici sulla vita in generale, osservando i piccoli avvenimenti del marciapiede."
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