Venerdì 28 settembre 2012 ore 17,30
presso
SOCIETA’ LETTERARIA DI VERONA
sala Montanari
presentazione del volume
Twilight. Filosofia della
vulnerabilità
di Monia ANDREANI
Conversano con l’autrice Daniela Pietta e Sara Rapa
Introduce Liliana Sannini del Filo di Arianna
Il libro ci invita a riflettere sulla nostra comune vulnerabilità e, di conseguenza, sulla nostra responsabilità
individuale di fronte alla violenza, in un contesto di incertezze e precarietà quale è quello del nostro
presente. L'autrice legge la realtà attuale attraverso la figura del vampiro, che nei decenni ha subito una
vera e propria mutazione antropologica: da simbolo del male puro si è tramutato in un essere segnato dalla
sofferenza. Twilight, saga di vampiri dei nostri giorni, è – afferma Andreani – un viaggio “dentro una
metafora della crisi”, un viaggio nel “crepuscolo”, uno stato di sospensione del tempo in cui vivono molti
giovani che hanno di fronte a loro un futuro incerto e precario. Se da una parte la filosofa disvela la nostra
impotenza e la nostra vulnerabilità, dall'altra ci invita a farne tesoro, ci spinge cioè a cercare “un significato
di vulnerabilità per rilanciare le sfide etiche della responsabilità e dell'amore senza possesso, in cui maschile
e femminile possano tracciare inediti legami”.
Pur essendo un testo filosofico, Twilight. Filosofia della vulnerabilità si propone di arrivare ad un pubblico
molto più ampio di quello accademico, e a tal fine unisce godibilità e piacevolezza di lettura alla profondità
di contenuti e analisi.
Monia Andreani è ricercatrice in Filosofia Morale presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e
docente di Diritti Umani presso l’Università per Stranieri di Perugia. Studiosa della filosofia della differenza,
di antropologia filosofica e del pensiero femminista. Tra le sue pubblicazioni: Il terzo incluso. Filosofia della
differenza e rovesciamento del platonismo, Editori Riuniti, 2007; Twilight. Filosofia della vulnerabilità, Ev
edizioni, 2011. Con Alessandra Vincenti ha curato: Coltivare la differenza. La socializzazione di genere e il
contesto multiculturale, Unicopli, 2011.
Posta un commento